Così si apre la Ballata di Mazeppa di Bertolt Brecht. Il silenzio della terra e il riposo evocati dal cielo sono esperienze che è possibile vivere a Pescasseroli, grazie ai suoi paesaggi sconfinati e alle sue montagne immarcescibili. Quest’anno il Festival ha per tema, per concept il silenzio. Silenzio come momento di intima riflessione personale; ma anche il silenzio divenuto ormai un lusso insostenibile per chi vive in città. Solo luoghi come Pescasseroli possano restituirlo in maniera plausibile.
Due nomi illustri quest’anno: Dacia Maraini, una delle più note e amate scrittrici italiane (tra i tanti premi e riconoscimenti da lei vinti, ricordiamo lo Strega e il Campiello) e Gemma Bertagnolli, soprano tra i più apprezzati del panorama lirico contemporaneo, ambasciatrice UNICEF e voce della Deutsche Grammophon. Di grande fascino, poi, l’esecuzione dell’opera in prima assoluta (è stata scritta proprio in occasione del Festival) de “Il Silenzio che non voglio sentire” di Pasquale Filastò, noto compositore di musica da film, che vanta collaborazioni con artisti del calibro di Nanni Moretti, Roberto Benigni, Nicola Piovani e Sabina Guzzanti.